martedì 21 luglio 2009

Harry Potter e la maledizione del McFlurry

C'è un sacco di gente al mondo che considera il McFlurry un gelato. Si tratta della preparazione di McDonald's definita "a vanilla ice cream dessert". Non so se lo avete mai assaggiato: se sì, sapete già che abisso lo separi dal gelato (quello vero, buono e artigianale); se no, dovete fidarvi della mia parola. Il McFlurry, voglio dire, non è questione di buono o cattivo, semplicemente non è gelato: è una emulsione di latte e zucchero (e non voglio sapere cos'altro), dolce e vanigliosa.

C'è un sacco di gente al mondo che considera la saga di Harry Potter un bel ciclo di letteratura fantastica (c'è un sacco di gente che lo considera molto ma molto di più, ma è inutile scomodare i fan). Ecco, per me Harry Potter sta alla letteratura (anche di intrattenimento, anche fantastica, anche per bambini, cioè alla letteratura nel senso più ampio e meno snob possibile), come il McFlurry sta al gelato. Non è questione di buona o cattiva letteratura, è che semplicemente Harry Potter non è una saga fantastica: è una emulsione di storie, stereotipi e mitologie pop, dolcificata, edulcorata, raffazzonata e (a partire da quando è diventato un successo planetario) scritta con un manuale di marketing come guida.

Questo non significa che i lettori di Harry Potter sono tutti scemi, così come i consumatori di McFlurry non sono tutti degli imbecilli. Non vuol dire che Harry Potter è poco raccomandabile solo perché non rientra nei criteri bigotti di parrucconi intellettualoidi e snob, così come il McFlurry non è poco raccomandabile solo perché non gli assegnano la stella Michelin. Non significa che chi legge Harry Potter è una specie di cerebroleso che non capisce l'alta letteratura, così come chi mangia un McFlurry ogni tanto non è un uomo di Neanderthal incapace di sperimentare le delizie della gastronomia langarola. Non significa che Harry Potter non possa essere avvincente, sorprendente, capace di creare immedesimazione e divertimento, così come il McFlurry non è del tutto privo di dolcezza, cremosità, capacità di farti sentire glicemicamente esilarato.

Quello che voglio dire è che nessuno mi convincerà mai che il McFlurry è un buon gelato. Non perché ce l'ho con McDonald's per ragioni ideologiche, o perché mi vergognerei di ammettere gusti tanto plebei: solamente perché il mio palato non è capace di ignorare le enormi differenze di gusto e felicità che dividono l'esperienza-McFlurry dall'esperienza-gelato. Allo stesso modo, se dopo aver letto, anche con un certo divertimento e di sicuro con grande facilità e scorrevolezza, sei libri di Harry Potter su sette, tuttavia non riesco a trovare da nessuna parte la forza di leggere anche il settimo e ultimo, non è per intellettualismo, ma per noia. Pura e semplice.


3 commenti:

  1. Sapevo già come la pensavi e ti dirò di nuovo che non sono d'accordo. (Se non altro da quando ne parlammo anni fa almeno stavolta i libri li hai letti.)

    Chiaro, la serie ha alti e bassi. Ho letto sei libri su sette due volte e il settimo una sola. E paradossalmente forse hai più ragione sul settimo (che non hai letto) che non sugli altri. (Ossia è stato allungato artificiosamente, cosa che non ho apprezzato.)

    Ma chi dice che la letteratura non sia comunque un'emulsione di elementi rilevanti nel proprio tempo? E che debba produrre oggetti fatti per non essere venduti? (Vedi il tuo commento sul manuale di marketing.)

    Ho visto letteratura "d'arte" molto più presuntuosa e molto meno culturalmente sensata di questa. Oltretutto il livello linguistico (parlo dell'inglese – la traduzione italiana mi lascia piuttosto indifferente) è adeguato al suo pubblico senza per questo essere né sciatto né ipersemplificato.

    Se vogliamo mantenere la metafora del gelato, chiamarlo McFlurry mi pare un po' esagerato. Credo che Harry Potter non sia solo un frullatino ipercalorico. Sarei più per classificarlo al livello di un Häagen-Dazs. Non sarà nutriente e raffinato, ma è un ottimo gelato ricreativo.

    Non sarà quell'oggetto di culto che certi fan l'hanno fatto diventare, ma togliergli il diritto di essere "un bel ciclo di letteratura fantastica" mi pare davvero troppo.

    Sulla serie cinematografica avrei dei commenti del tutto diversi, ma andrei fuori tema.

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  2. Guarda che... la verita' e' che i primi sei libri te li avevo prestati io! eh eh. Perlomeno, sette volumi della saga di Harry Potter sono meno rischiosi per la salute degli organi interni di sette coppe di McFlurry!

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